Chat Line - L’amante senza volto

Casto e dissoluto, appassionato e glaciale, edificante e sinistro, ecco il romanzo di Internet e delle chat line, i canali di conversazione in tempo reale. È da queste pagine che, allusivo o indolente, ci osserva e si muove uno straordinario manipolo di personaggi vivi attraverso il “nickname”, il soprannome con il quale si presentano al mondo: Venus, sirena informatica di ventun anni del Michigan, le cui cosce nude percorse dalle abbaglianti sciabolate di luce del monitor divengono il suo stesso racconto; Wheelchair, aspirante pirata telematico ungherese ridotto sulla sedia a rotelle da un incidente d’auto, il quale, attraverso un canale dedicato ai portatori di handicap, saprà costruire per se stesso e per un'altra persona un’esistenza del tutto inaspettata; Captain, giovane impiegato greco, mitomane e ossessionato in pari misura dall’incombenza della storia e dal fascino delle divise militari, vittima – più che autore - di una spirale di violenza con cui pretende di esorcizzare la banalità del quotidiano; e ancora Wolf, indecifrabile menestrello della chat, sul punto di cogliere il senso di una verità sospesa fra il thrilling virtuale e l’equivoco di vicende tanto reali quanto più inseguite nell’etere della Grande Rete.

 

Giocato efficacemente su dialoghi diretti e sulla sintassi di una lingua vergata dal perentorio ticchettio della tastiera, questo libro inaugura una inedita cultura della parola scritta, dove il computer – totem della comunicazione e della solitudine – vive di vita propria rivelandosi complice d’inaudite evasioni: l’uomo e la donna di una postmodernità priva di certezze rivendicano, con un mezzo affatto nuovo, l’antico diritto alla felicità, il piacere sublime della seduzione, il parossistico azzardo tra verità impossibili e finzioni destinate a stravolgerne i destini.

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